venerdì 24 marzo 2017

I RIFLESSI INNATI


Appena nato il bambino è apparentemente privo di capacità motorie. In realtà si nasce con un corredo arcaico di istinti primordiali fondamentali chiamati riflessi innati. Si tratta di risposte automatiche e istintive che dipendono dal midollo spinale e dal mesencefalo. Alcuni sono fondamentali per la sopravvivenza anche da adulti, altri sono destinati a scomparire dopo le prime settimane di vita. Impariamo a conoscerli per comprendere meglio il bebè:
- Riflesso di respirazione.
La prima azione che il neonato compie: respirare. Con i primi vagiti l’aria entra nei polmoni e li espande, dando avvio alla respirazione autonoma.
- Riflesso di suzione.
è un istinto fortissimo, legato alla sopravvivenza. Già alla nascita, se gli si sfiora la guancia con un dito, il bebé si volta da quella parte e cerca con la bocca quello che crede essere il capezzolo della mamma da succhiare.
- Riflesso di deglutizione.
Un altro riflesso legato alla nutrizione e alla sopravvivenza.
- Riflesso di prensione.
Il neonato tende ad afferrare subito qualsiasi oggetto gli venga messo in mano. Sfiorandogli le manine, queste stringeranno subito l’oggetto che le ha sfiorate. Questa funzione è istintiva e incontrollata solo per un breve periodo.
- Riflesso del collo teso.
Quando sta a pancia in su il bambino volge il capo verso il lato preferito e allunga un braccio e una gamba verso questo lato, flettendo gli altri arti. Anche questo riflesso, puramente istintivo, tende a scemare intorno al quinto mese.
- Riflesso di Moro.
Sottoposto a uno stimolo improvviso, che ne modifica il tono muscolare, il bebè spalanca le braccia, flette il capo all’indietro e solleva le gambe unendo le piante dei piedini. Questo riflesso tende a scomparire dopo il terzo mese.
- Riflesso di marcia automatica.
Sostenuto sotto le ascelle, mentre sfiora un piano con i piedi, il neonato muove le gambe come se cercasse di camminare. Questi movimenti non sono i “primi passi”, ma il riflesso dello sgambettamento che faceva nel grembo della mamma per  cambiare posizione. Questo riflesso scompare intorno al sesto mese.

Perché vediamo il mondo a colori

PERCHÉ VEDIAMO IL MONDO A COLORI?



la luce del sole, che percepiamo come bianca, in realtà è composta da una serie di raggi di diverso colore.
Il fisico e matematico inglese Isaac Newton, alla fine del Seicento, è riuscito a dimostrarlo con un esperimento in laboratorio. Egli scoprì che un raggio di luce diretto su un prisma di cristallo, dopo averlo attraversato, si scompone in sette colori: Rosso Magenta, Arancio, Giallo, Verde, Blu, Indaco e Violetto. Essi sono definiti colori dello spettro solare. Sono gli stessi che osserviamo nell'arcobaleno. Questo si forma perché le particelle di acqua sospese nell'aria, dopo un temporale, si comportano proprio come il prisma: riflettono la luce solare scomponendola.





domenica 12 marzo 2017

Stella

                               STELLA
                       film visto in classe                      
                  

Parigi1977. Stella è una ragazzina di 11 anni, vive con i suoi genitori sopra al bar che gestiscono, i quali però non prestano molta attenzione all'educazione della figlia. Stella è abituata a frequentare i clienti del bar, per esempio è più preparata sul calcio che sulla grammatica, infatti i suoi voti sono pessimi e rischia la bocciatura. Nel prestigioso istituto scolastico dove è stata ammessa si sente un pesce fuor d'acqua, fa amicizia solamente con Gladys, figlia di intellattuali ebrei argentini.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Stella_(film_2008)